giovedì 27 gennaio 2011

Giornata della memoria


Oggi 27 gennaio si festeggia la Giornata della memoria. Come oggi, infatti, nel 1945 l'Armata rossa ha liberato gli internati nel campo di Auschwitz dai tedeschi, luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità.
Noi la chiamiamo “Olocausto“, ma agli ebrei questo termine non piace. Il motivo è semplice: "olocasuto" significa “sacrificio”, come si legge spesso nella Bibbia, teso a sancire un rinnovo dell’alleanza tra il Dio di Israele e il proprio popolo. Meglio, allora, chiamare questa tragedia “Shoah”, che significa “desolazione, catastrofe, disastro”. In ogni caso la Giornata della memora serve per ricordarci fin dove può spingersi la crudeltà dell'uomo.
Non dimentichiamo, comunque, che la crudele follia nazista non colpì solo gli ebrei, ma anche gli omosessuali, i comunisti, i Rom, i testimoni di Geova, i dissidenti tedeschi e i pentecostali. Insomma, chiunque poteva fermare o mettere in dubbio la sete di potere dell'imbianchino austriaco (Hitler).