mercoledì 24 marzo 2010

Anniversario dell'uccisione di mons. Romero


Il 24 marzo 1980, 30 anni fa, veniva ucciso durante una celebrazione liturgica mons. Oscar Romero, vescovo di San Salvador. Il presule era divenuto scomodo al governo dittatoriale salvadoregno. Le sue omelie, i suoi discorsi erano infatti orientati alla denuncia della lotta armata, della violenza, della repressione, della corruzione e per la difesa dei diritti umani. Per questo divenne bersaglio del regime, che lo fece uccidere da un sicario con un colpo di fucile al cuore il 24 marzo del 1980, proprio mentre celebrava la messa.
Oscar Arnulfo Romero era nato il 15 marzo del 1917 a Ciudad Barrios di El Salvador, da una famiglia modesta. Terminati gli studi, decide di seguire la sua vocazione sacerdotale, dedicandosi quindi con passione all’attività pastorale come parroco e poi come direttore del seminario interdiocesano di San Salvador, come segretario della Conferenza episcopale dell’America Centrale e di Panama. Nel 1977 viene ordinato arcivescovo di El Salvador, in un momento di profonde contraddizioni sociali ed economiche. Chiesa e Governo si trovano coinvolti nelle continue lotte per la spartizione della terra nelle mani dei grandi proprietari terrieri. Il divario tra ricchi e poveri diventa sempre più evidente, mentre la drammaticità degli atti di violenza esercitati dai militari, toglie ai contadini e ai poveri qualsiasi speranza di sopravvivenza. La morte del gesuita e suo amico Rutilio Grande fa intraprendere a Romero un nuovo percorso di conversione dal conservatorismo ecclesiastico in cui si era formato, verso una “conversione ai poveri”. Da questo momento egli siglò la sua condanna a morte.
Puoi scaricare qui un agile libretto per saperne di più e organizzare una veglia di preghiera per mons. Romero.